“Aiutare i lettori ad avvicinarsi alla medicina del prossimo futuro, promuovere quella ‘democratizzazione’ della scienza che è essenziale per la sua accettazione. […] La scienza medica è, per sua natura, un patrimonio collettivo, e per continuare a crescere deve coinvolgere la società intera.” Fin dalle prime pagine gli autori – Antonella Viola, esperta in immunologia (Università di Padova), e Alessandro Aiuti, medico specializzato in malattie rare e terapia genica (Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, SR-Tiget) – chiariscono l’obiettivo del libro intitolato “La rivoluzione della cura” (Einaudi, 2025), un saggio sulla medicina del futuro. La direzione è ben precisa e, per raggiungere l’obiettivo, i professori partono dalla scoperta del DNA - anzi, un po’ prima - e viaggiano tra aneddoti di storia della scienza e nozioni di biologia, chimica e medicina, per chiudere parlando di uno dei temi più attuali: la sostenibilità delle terapie avanzate.
L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando uno strumento sempre più utilizzato in campo medico, il problema è che si tratta di tecnologie molto complesse il cui impatto non è sempre facile da prevedere. In Italia, sono ancora pochi i testi rivolti a un pubblico non necessariamente esperto che affrontano i nodi cruciali della questione e spiegano con chiarezza il funzionamento delle principali piattaforme di AI, molte delle quali stanno già entrando negli studi clinici. Tra questi, merita attenzione la “Guida facile all’intelligenza artificiale in medicina”, recentemente pubblicata da Il Pensiero Scientifico Editore, a firma di Alberto E. Tozzi e Diana Ferro, entrambi in forza presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nell’unità di ricerca in medicina predittiva e preventiva.
Medicina, arte, ingegneria e vita quotidiana: l’intelligenza artificiale (AI) è ormai ovunque ed è in grado di fare molte cose, alleggerendo l’essere umano da compiti noiosi e ripetitivi ma anche da cose che non riusciremmo proprio a fare, come l’elaborazione di una grande quantità di dati in pochissimo tempo. Sembra che ChatGPT faccia parte della nostra realtà da molto tempo, ma l’intelligenza artificiale generativa – che nel 2024 è stata protagonista di un Premio Nobel – si è mostrata al grande pubblico solo nel 2022, scatenando grande interesse ma anche turbamento. Qual è il limite? “Il futuro è già qui” è un saggio di Barbara Gallavotti, nota divulgatrice scientifica, che affronta con grande chiarezza le trasformazioni tecnologiche in atto e il loro impatto sulla società.
“La produzione di farmaci e presidi sanitari sicuri ed efficaci, oggi, sulla base delle attuali conoscenze e tecnologie disponibili, non può essere garantita senza l’uso di modelli animali”. Questa frase si trova nell’introduzione del libro "Io le patate le bollo vive”, edito da Einaudi e firmato da Roberto Sitia e Giuliano Grignaschi. Il titolo, volutamente provocatorio, è un estratto di un commento pronunciato da Rita Levi Montalcini parlando proprio di sperimentazione animale. Il saggio, infatti, affronta uno dei temi più complessi e dibattuti della scienza contemporanea: l’utilizzo di modelli animali a fini di ricerca. Gli autori ci guidano attraverso un viaggio che intreccia etica e scienza, esplorando il controverso rapporto tra esseri umani e animali nel contesto della ricerca medica.
a cura di Anna Meldolesi
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